Trieste vuole raggiungere 2,5 milioni di clienti su vetture connesse al 2021 Gorlier: faremo altre intese nel settore
Le Generali e Fca (insieme con la controllata nel credito al consumo Fca Bank) si sono alleate nel campo dei servizi digitali legati per i clienti delle auto mobili connesse e in quello della nuova mobilità.
L’alleanza riguarderà anche le soluzioni assicurative per le auto della flotta di Leasys (società del gruppo Fca Bank specializzata nel noleggio a breve, medio e lungo termine e nel car sharing peer to peer) e la distribuzione di polizze auto da parte di Fca Bank tramite la rete dei concessionari Fca per tutte le tipologie di auto nei principali mercati europei.
Un’alleanza tra due storici colossi dell’economia italiana da cui sia il Leone di Trieste che il Lingotto puntano a ottenere mutui benefici. In particolare, la compagnia assicurativa guidata da Philippe Donnet si aspetta di raccogliere con polizze Rc Auto sempre più personalizzate per stile di guida 50 milioni di euro di premi nel 2020 per una flotta di 90 mila veicoli. Per poi, come ha spiegato Marco Sesana, country manager e ceo di Generali Italia, «incrementare notevolmente il valore negli anni successivi».
L’accordo parte in Italia per estendersi in Germania, Francia e Polonia. «Con questo nuovo approccio alla mobilità puntiamo a superare l’obiettivo di 2,5 milioni di clienti connessi entro il 2021», ha sottolineato Sesana, ricordando che Generali ha già oggi 1,9 milioni di clienti connessi. Soddisfazione anche da parte del management Fca, che per bocca del responsabile dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ha spiegato come il tema della connettività e della nuova mobilita rappresenta sempre più una priorità.
«Nella seconda metà dello scorso anno abbiamo lanciato vetture connesse e oggi sono circa 200 mila. E dal 2022 tutta la nuova produzione sarà connessa», ha indicato Gorlier.
Il manager torinese ha voluto anche ricordare come per il gruppo automobilistico «sia il primo accordo sulla mobilità» con un gruppo assicurativo. Ma il manager ha anche ricordato che i veicoli interconnessi danno la possibilità di interagire con soggetti anche diversi dalle istituzioni finanziarie. «Stiamo discutendo con tanti partner per aggiungere servizi come quelli legati alla ricarica delle auto elettriche, dove Fca ha già siglato intese con Enel ed Engie, e quelli con esercizi commerciali» nelle zone dove il veicolo connesso transita e segnala il suo passaggio.
Anche Sesana ha rivelato che le Generali potrebbero avere altri colpi in canna in questa nicchia di mercato. «Non possiamo parlare di esclusiva», ha dichiarato Sesana riguardo alla partnership con il gruppo Fca, segnalando che anche Generali «sta parlando con altri per arricchire l’ecosistema di mobilità connessa» con l’idea di coprire con internet anche le assicurazioni casa e salute.
A margine della presentazione Gorlier ha affrontato il tema dei dazi doganali spiegando che sul mercato c’è instabilità, ma la situazione non è nuova. «I dazi sono una incertezza in più, ma ce ne sono talmente tante che non mi focalizzerei su quello».
Il manager ha poi escluso che il gruppo automobilistico italo-americano abbia richieste da presentare al nuovo governo formato dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle: «Collaboriamo con le istituzioni, non chiediamo».
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